di Anna Djedjemel

 

Eh già altro giro, altro tiro, altro regalo. Ancora un volta mi tocca rincominciare tutto da capo: nuova scuola, nuovi amici e nuova città ma soprattutto nuova squadra e nuovo coach! La destinazione… Southern Arkansas University. “Univeristy” avete capito bene, ora si fa sul serio. Tante aspettative, e sicuramente tanta, tantissima voglia di fare. Vi risparmio tutti i cliché e i particolari didattici che non penso vi interissino molto, andiamo al sodo, parliamo di basket. Si perché ancora una volta è stata quella meravigliosa palla spicchi a portarmi qui, oltre oceano, alla fine della Route 66 tra oil plants and mosquitoes. Direi di iniziare dalle note dolenti: la preparazione atletica: O M G ! Sprint Corsa Pesi Sprint Corsa Pesi Sprint Corsa Pesi...per circa 18 ore al giorno…vi lascio immaginare come io trascorresi le restanti sei ore… Zzz…  La parte che ho odiato ma che allo stesso tempo penso anche di aver apprezzato di più è stata fare esercizi con la corda. Per darvi un’idea, avete presente Rocky, quando per quei due minuti veniva inquadrato grondante mentre saltava la corda a velocità disumana? Ecco immaginatevi come ci si possa ridurre a saltarla per 30, anche 40 minuti. Prima partita ufficiale: 14 ottobre. Diciamo pronte ma non prontissime. 8 Freshmen non sono pochi, poca esperienza ma tanta tanta voglia di giocare e mettersi in gioco. Siamo ancora alla ricerca di un nostro equilibrio, una nostra armonia che sono sicura con il tempo troveremo sicuramente. I presupposti per far bene ci sono tutti, di fiducia ne ho e mi sembra quindi lecito dirlo, obiettivo: national tournament. 

 

Parliamo della mia giornata tipo. 6:30 sveglia e si parte cosi training room e treatment alla schiena. 45 minuti: breve ma intenso potremmo dire, poi prima lezione della giornata Microeconomia. Dalle 8 alle 9 ce la si gioca con domanda, offerta e price stickiness . Poi dalle 9 alle 10 tra un mastrino e l’altro, accounting. Dopo lezione corro subito in dormitorio per cambiarmi e andare in palestra perché devo bruciare giornalmente 300 calorie per rimanere. E la bilancia non mente. Per farcela mi ci vogliono sicuramente non meno di 25/30. Dopo subito a fare la doccia, poi si corre in mensa. Alle 12:40 si riparte: lezione di business communication fino alle 14. Dopo di che si torna di nuovo nella training room e altro giro di nuovo terapia alla schiena. Sembra stupido ma queste due simpatiche sedute sono in realtà fondamentali, le urla del mio allenatore, in caso di mancata seduta, ve lo assicuro farebbero invidia a quelle di Robi. Finita terapia mi tocca sessione di tiro o individuale, dipende dal giorno e poi si vola in palestra, finalmente allenamento. La durata oscilla tra le due ore e le due ore e mezza, dipende un po’ dai giorni e dagli “umori”.  A seguire pesi. Una volta finito si torna in camera, doccia cena e fino alle 10.30,  a volte anche 11 si studia! Mi tocca. E così via il loop si ripete da martedi a venerdì, ogni maledetta settimana. Devo dire che il tempo per me stessa scarseggia. Sto dedicando molto più tempo allo studio. Ho una grande opportunità e di sicuro non me la lascero scappare. La mia borsa di studio me la voglio tenere stretta!.

 

Allenamenti.

A differenza di Steph Curry e compagni che gironzolano per il campo camminando, arrivano nei pressi dell’arco e castigano chiunque tirando da distanze immaginabili, al mio allenatore piace correre, intensità a mille, non solo in difesa ma anche in attacco. Eh quindi le sette camice sudate l’anno scorso entrare in armonia con il  gioco di Odessa mi sa proprio che dovro di nuovo portarle a lavare. Tre parole: 3 out 2 in. Dove stanno i problemi? Bhe in area non c’è solo la difesa, 4 torri le due avversarie e le nostre. E ve lo assicuro che in America le dimensione raddopiano. Non 5 ma ben sette difensori. Ma in panchina a disegnare gli schemi non ci sto io quindi giù la testa e lavorare. Questo è il Suo sistema, e a questo mi devo abituare. Grand Zona, 2-3, raddoppi serrati già dalla linea di metà. Niente man to man; ma stravagnti varianti con box and one adattate.

 

Ora scappo...ci sentiamo presto!

 

Anna