

Ma per quanto superiori magari dal punto di vista tecnico e tattico, questa volta nella dettagliata interpretazione del piano partita mi pare proprio avessero tralasciato un dettaglio fondamentale: senza un po' di cuore e un minimo di umiltà risulta difficile a tutti vincere senza problemi! Buttando quindi il match tutto sulla corsa, riusciamo a riscrivere il finale di quella che fino a pochi giorni prima sembrava essere la cronoca di una morte annunciata! Come potrei poi non sottilineare la grande prestazione di Dal Verme, che chiude con 23 punti (7/12 da campo) e nell'ultimo quarto con una pennellata degna di un pittore impressionista dipinge il sorpasso: un tiro dai nove metri che infiamma la retina, e il pubblico!
Chi ben comincia è a metà dell'opera... Non sempre...infatti la vittoria di quella domenica nonostante sia stata una sovradimensionata iniezione di fiducia diede una eccessiva scossa agli animi... Il sabato seguente ad aspettarci troviamo Lodi, una squadra sicuramente molto più alla nostra portata rispetto a Mariano Comense. Ma i centimetri di Contu e più in generale la fisicità delle avversarie, uniti ad un livello di concentrazione che sfiora il piano terra e ahimè ad un briciolo di presunzione ci mandano malamente a casa con un -18! Una bastonata dritta trai denti, che combinata anche ad alcuni malintesi in spogliatoio ci portano ad affrontare la partita della domenica seguente con tante, forse troppe preoccupazioni per la testa! Nonostante il fattore campo a favore, la terza infatti si gioca in casa. Questa volta la beffa è a discapito nostro, dopo una partita condotta per circa 30 minuti, le avversarie letali dall'arco, recuperano e sorpassano! Inutile negarlo senza fare canestro (vi risparmio per dignità le percentuali) vincere diventa molto molto difficile. Quarta Giornata, questa volta è il turno di Cucciago, campo ostico, a mio parere ferri improponibili ma non cerchiamo giustificazioni, è l'ennesima partita buttata via. Il match si delinea come quella che sembrerebbe una rincorsa senza fine, partiamo male, gli avversari prendono subito fiducia e chiudono il primo quarto con un vantaggio non indifferente! Questa volta la partita ha un nome Manzoni, un numero il 5 e un solo rumore... Quello della retina! La 97 veterana ormai in serie B nonostante la giovane età ne infila 21 e per buona parte del match si trascina dietro le compagne. Corbetta, altro baby fenomeno interamente Made in Vittuone (nata nel 1999) si lascia tirar dentro e in apertura del 4 periodo pennella quella che poi sarà l'unica bomba della squadra ospite. Purtroppo tutti gli sforzi sono vani, la gara si chiude con un +11 immeritato, a mio parere per lo meno, a favore di Cucciago, Stroppa fuori dal secondo quarto a causa di un labbro rotto e Francione chiude il match con una caviglia più gonfia di un canotto. Giunti a questo punto la situazione è la seguente, 4 partite, 1 vittoria, 3 sconfitte, un allenatore oserei dire FURIBONDO, tanta delusione e non poco scoramento. Non so poi cosa abbia determinato il particolare andamento dei fatti, ma dopo un allenamento al cui termine solamente in due erano in grado ancora di camminare (peggio di coach Carter - se avete 2 ore libere... http://it.wikipedia.org/wiki/Coach_Carter) l'umore, l'atteggiamento e la mentalità della squadra cambiano completamente, e non sono solo io a dirlo, perché anche il campo la pensa allo stesso modo! I primi due quarti della partita di Domenica contro la neopromossa Gavirate vedono una sola squadra in campo, quella di casa! Voglia di lottare, cuore immenso un gioco più statico, meno euforico e confusionario. Arrivano punti da quasi tutte le giocatrici, la panchina non delude e le rotazioni sono ampie. Gli ultimi due quarti vedono la formazione vittuonese un po' in calo, e lasciano l'amaro in bocca a Coach Riccardi che non sembra pienamente soddisfatto. Ma il tabellone parla chiaro, questa volta i due punti vanno a Vittuone. Diventa a questo punto fondamentale ricercare un continuità nelle prestazioni, cercare di mantenere intatto l'equilibrio trovato, anche a livello di gioco durante l'ultimo match casalingo ! Ma ancora più importante è aver ben chiaro una cosa: la vittoria contro Gavirate deve essere solo un punto di partenza, il primo di una lunga serie di gradini! Di strada da fare ne abbiamo ancora molta, e non mancano di certo la voglia di riscatto e di mettersi in gioco.
di Benedetta Barenghi
Vol.1

C'è una cosa su cui non ho mai avuto nessun tipo di dubbio in tutti questi anni di basket: la fortuna, per quanto anche si possa tentare di pensare positivo, sta raramente dalla nostra parte e anche quest'anno è stato evidente fin dall'inizio. La prima giornata di campionato Vittuone-Mariano Comense! Come dire, non che io ritenga la mia squadra inferiore alla compagine comasca, ma di sicuro incontrare una delle favorite alla promozione la prima giornata non è mai una gran gioia. C'è poi da dire un'altra cosa: siamo una squadra nuova! Che sicuramente sta ancora completando il " rodaggio" ! Penso abbiate presente tutti i San Antonio Spurs no? Ginobili, Parker, Duncan. Provate un attimo a pensare cosa succederà quando questi tre decideranno di lasciare San Antonio...non dico tutto da rifare ma sicuramente molto da ricostruire, e così è successo anche noi. L'estate ha visto la partenza tre giocatrici (Rossi, Djedjemel e Ruisi) che quanto a personalità e punti delle mani sicuramente ricoprivano un ruolo fondamentale nella squadra dell'anno precedente. E ora ci sono leadership da ricostruire, gerarchie da riassestare e una squadra quasi completamente nuova. Domenica 28 Setrembre si aprono le danze, palla al centro alle 18. L'impatto alla partita fin dai primi minuti non è dei migliori, anche perchè Mariano Comense è una squadra che da tre anni non ha fatto altro che piantarci malamente i bastoni tra le ruote,e prima tra tutte le beffe ricordo che l'anno scorso furono proprio loro a porre fine al sogno playoff!!!